cristallizzazione sensibile
l'immagine della qualità
La cristallizzazione sensibile è un metodo qualitativo che evidenzia la “carica vitale” di un prodotto. Entrando nel dettaglio, il fenomeno viene descritto per la prima volta da E. Pfeiffer negli anni ’30 del secolo scorso come la capacità delle sostanze di origine organica di influenzare la crescita e la disposizione spaziale dei sali inorganici in modo specifico e riproducibile; questo comporta un’evidente variazione nella morfologia dei cristalli. Ciò che è interessante osservare, è che si riscontra una cristallizzazione differente in presenza di prodotti dello stesso tipo, ma caratterizzati da una diverso “stato biologico” (prodotti di eccellente qualità e altri che hanno subito uno stress di qualche tipo). Tali diversità di condizione si traducono appunto in una differente configurazione dei cristalli a livello di fluidità, ordine, disposizione delle ramificazioni ecc. Pertanto, l’immagine della cristallizzazione di un prodotto può dirci tanto sulla vitalità delle sostanze organiche del prodotto stesso, e di conseguenza sulla qualità.
L’Associazione per la Cristallizzazione Sensibile di Andalo Valtellino (So) ha effettuato alcuni test su diversi campioni di birra: sono state analizzate birre artigianali italiane e straniere, a moderata e alta gradazione alcolica, e i risultati sono stati messi a confronto con quelli di una birra industriale e quelli di Oppale e Audace.
L’esito dei test dimostra in maniera chiara la qualità delle nostre birre.